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Aug 23, 2023

Ora sappiamo che odore aveva l'antica Roma grazie a 2.000

CORDOVA, Spagna — Il profumo dell'antica Roma è stato riportato in vita dopo che i ricercatori hanno aperto una fiala sigillata di profumo romano risalente all'era di Cristo. Sorprendentemente, sembra che un profumo simile all'olio di patchouli avrebbe pervaso l'aria 2000 anni fa.

La fiala veniva tenuta perfettamente sigillata con un tappo di dolomite, una forma di carbone, e ricoperta ermeticamente di bitume. Ciò ha contribuito alla conservazione “straordinaria” del contenuto nel minuscolo contenitore di vetro. Questo contenitore è stato scoperto nel 2019 durante uno scavo archeologico in un mausoleo portato alla luce durante un progetto di costruzione di una casa in Calle Sevillat. Il sito si trova a Carmo, oggi conosciuta come Carmona, vicino a Siviglia in Spagna. L'unguento al suo interno veniva conservato e solidificato all'interno di un recipiente di quarzo che rimaneva impeccabilmente sigillato.

La tomba sembrava essere un luogo di sepoltura comunitario, probabilmente appartenente ad una famiglia benestante. Oltre a numerosi oggetti legati a rituali di sepoltura, sono state rinvenute sei urne cinerarie contenenti i resti di tre uomini e tre donne. All'interno di una delle urne di vetro, che contenevano i resti scheletrici cremati di una donna tra i 30 ei 40 anni, è stata ritrovata una borsa di stoffa. La borsa conteneva tre perle d'ambra e una piccola fiaschetta di quarzo scolpita a forma di anfora, contenente l'unguento.

L'aspetto davvero straordinario di questa scoperta è stata la perfetta chiusura del contenitore e la conservazione dei residui solidi di profumo al suo interno, che hanno consentito uno studio dettagliato della sua composizione.

Il professore di Chimica Organica dell'Università di Cordoba, José Rafael Ruiz Arrebola, ha analizzato il campione. Lui e il suo team hanno utilizzato la diffrazione di raggi X e la gascromatografia abbinati alla spettrometria di massa per discernere i componenti del profumo.

I ricercatori hanno scoperto che il piccolo tappo cilindrico era fatto di dolomite ed era perfettamente incastrato e sigillato con bitume. Sono stati identificati due componenti chiave del profumo: una base o legante, che aiutava a preservare l'aroma, e l'essenza stessa.

Il legante era olio vegetale, forse olio d'oliva, come suggerito dall'analisi. Si è scoperto che l'essenza era patchouli, un olio essenziale derivato da una pianta di origine indiana. Il patchouli è ampiamente utilizzato nella profumeria moderna, ma il suo utilizzo in epoca romana era precedentemente sconosciuto.

La grandiosità della tomba, e in particolare il materiale utilizzato per realizzare il vaso contenente il profumo, indicano che si trattava di un prodotto di notevole valore.

Lo studio è pubblicato sulla rivista Heritage.

Lo scrittore del South West News Service Jim Leffman ha contribuito a questo rapporto.

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